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...quando al cinema vedevamo il giovane Vittorio Gassman... 1970s, with little money a screen printing was set up. Each collective of extra-parliamentary activism independently printed its own posters, which appeared on the walls in a few hours. The artists gave their graphic contribution, often borrowed from the aesthetics of comics, but no one signed his own work, everyone was the same, the important thing was the effectiveness of the message. Poor paper, often recovered. This is why few copies like these have survived. But it does not matter. It was happy art seen by a huge audience! Anni '70, con pochi soldi si attrezzava una serigrafia. Ogni sede dell'attivismo extraparlamentare stampava autonomamente i manifesti, che in poche ore apparivano sui muri. Gli artisti davano il loro contributo grafico, spesso mutuato dall'estetica del fumetto, ma niente firme, tutti uguali, l'importante era l'efficacia del messaggio. Carta povera, spesso di recupero. Per questo poch
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"...CHE LA GUERRA È BELLA   anche se fa male" (F. De Gregori, Generale) Ricordate la marcia di Topolino in "Full Metal Jacket"? ...Topolin topolin viva Topolin...  

Trittico LA GUERRA È BELLA.

- Poveri ragazzi - diceva Françoise, appena arrivata al cancello e già in lacrime, - povera gioventù, che sarà falciata via come un prato;... - È bello vero, signora Françoise, vedere dei giovani che alla vita non ci tengono? diceva il giardiniere per farla "saltar su"...                                           (Marcel Proust, La strada di Swann, Trad. di Natalia Ginzburg). Trittico LA GUERRA È BELLA. Pastello su Fabriano Black Drawing cm. 30x30. Aprile 2022  

LIBRO D'ARTE in 50 disegni

È passato un anno, 50 apparizioni si sono condensate in disegni sui 50 fogli del "libro d'arte unique", più o meno una/o a settimana. E ora è concluso.
 Avevo diciotto anni, leggevo e guardavo L'ARTE MODERNA della Fabbri  diretta da Franco Russoli con scritti di Gillo Dorfles, Renato Barilli, Maurizio Calvesi, Renata Negri, Giulia Veronesi e tanti altri... Visitavo le belle mostre della GAM di Torino e le gallerie che proponevano artisti per me nuovi, ma che sentivo familiari in modo istintivo. A scuola chiedevo al professore di Storia dell'arte di accelerare per arrivare agli ultimi due secoli (poverino, nel liceo classico aveva solo un'ora settimanale a disposizione!). Ma lo spunto più interessante per me veniva dall'urgenza di superare i confini della tela o del foglio e le innovazioni tecnico-formali mi sembravano secondarie, forse perché le leggevo concentrate in volumi che attraversavano i decenni tra '800 e '900 in un solo metro di spazio nella libreria, anche se erano il risultato di travagli complessi un po' felici e un po' dolorosi. Ho un preciso ricordo di una notte in cui avevo immaginato un

ça ira!

Soumaila Sacko, uno di noi.

2020 - 2018, giugno. A due anni dall'assassinio di Soumaila Sacko. bracciante e militante sindacale a San Ferdinando, Calabria, Italia.